HEPIA
Scuola di ingegneria agraria di Ginevra

Studio sull'applicazione delle radiazioni UVA - UVB - UVC
contro vari parassiti e patogeni

Risultati
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Per quanto riguarda le infestazioni da acari sulla parte apicale delle piante, il trattamento che utilizza una lunghezza d'onda di 310 nm con una dose di XXX mJ/cm2 ha mostrato la percentuale più bassa di attacchi di acari, con l'80% delle piante rimaste sane.

Al contrario, il trattamento con Armicarb® ha registrato la percentuale più bassa di piante indenni, con solo il 40% che è rimasto libero da attacchi.

Per quanto riguarda la prova sulla Cannabis, il trattamento UV che ha prodotto la percentuale più alta di piante sane (prive di oidio) è stato quello che ha utilizzato una lunghezza d'onda di 310 nm con una dose di XXX mJ/cm2, con una percentuale del 90% di piante sane (p = 0,009). Questa percentuale non era statisticamente diversa da quella ottenuta con il trattamento con Armicarb®.

L'obiettivo di questo lavoro è testare tre prototipi di lampade UV con lunghezze d'onda di 222 nm, 275 nm e 310 nm messe a disposizione dall'azienda Future of Grow (FOG) con sede ad Aigle, in Svizzera. L'obiettivo era quello di determinare l'efficacia di queste lampade nel controllo di vari parassiti e patogeni, in questo caso oidio e acari, su colture di fragole e cannabis.

Questo lavoro ha permesso di capire quale sia il trattamento UV più efficace, il che consentirà di produrre schede d'uso che specificano la quantità di energia, l'altezza di sospensione e la durata dell'applicazione per ogni tipo di lampada a fini commerciali.

Durante lo studio condotto sulle piante di fragola, il modello di lampada che emette a una lunghezza d'onda di 275 nm e che utilizza una dose di XXX mJ/cm2 ha dimostrato la sua attrattiva predominante. A seguito di questo trattamento, le piante hanno mostrato una significativa riduzione della perdita media di clorofilla durante la crescita, rispetto alle piante non trattate o trattate con Armicarb®.

In particolare, le piante trattate hanno perso in media 104,215 mg/m2 di clorofilla in meno rispetto alle piante non trattate e 27,011 mg/m2 in meno rispetto a quelle trattate con Armicarb® (p = 0,00002).

Inoltre, i diversi metodi di esposizione ai raggi UV non hanno avuto effetti significativi sul peso secco delle fragole (p = 0,167) o sul contenuto di zuccheri dei frutti (p = 0,784). Nella prova sulla Cannabis, il trattamento UV che ha prodotto la più alta percentuale di piante sane (senza oidio) è stato quello che ha utilizzato una lunghezza d'onda di 310 nm con una dose di XXX mJ/cm2, con una percentuale di piante sane del 90% (p = 0,009).

Questa percentuale non era statisticamente diversa da quella ottenuta con il trattamento con Armicarb®. Per quanto riguarda le infestazioni da acari sulla parte apicale delle piante, il trattamento con una lunghezza d'onda di 310 nm e una dose di XXX mJ/cm2 ha mostrato la percentuale più bassa di attacchi di acari, con l'80% di piante rimaste sane (p = 0,022).
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Al contrario, il trattamento con Armicarb® ha registrato la percentuale più bassa di piante libere da attacchi, con solo il 40% che è rimasto libero da attacchi.

Non è stata osservata alcuna variazione significativa nell'aumento del diametro del fusto (p = 0,598) o nell'evoluzione della clorofilla (p = 0,059) tra i vari trattamenti UV e i gruppi di controllo positivo e negativo nell'esperimento finale condotto sulle piante di cannabis, utilizzando le dosi testate.
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radiazioni UV hanno rivelato aspetti di interesse agronomico, sia in termini di controllo dell'oidio, dell'acaro, dell'aumento della concentrazione di clorofilla sulla fragola e dell'assenza di stress a queste dosi specifiche.

Tuttavia, è essenziale effettuare ulteriori test per determinare l'ottimalità di questi prototipi UV e il loro reale vantaggio.